29 marzo 2011


So che mi stai pensando. Da 15 minuti. Da 30 minuti. Mi pensi. Lo sento. Voglio sia così. Tu innamorato di me. Non sono un'amante o qualsiasi cosa tu voglia. Indecifrabile emozione e nient'altro. Mi stai leggendo e c'è musica. Il tuo cane distrugge un'intimità serale che tieni in mano. Sono tra le pagine. Sempre più fragile e leggera. Soffia e vedrai la mia Fred Perry cadere ai tuoi piedi. Penetrati senza inibizioni di parole che ho scritto con una Staedtler tedesca. I momenti di maggior abbandono sono per me rari e intensi e entrarmi dentro non basta. Ti sto scrivendo. Possedendo quello che mi va. Posso farlo. Questo rende la mia debolezza arma potente. Penso al romantico come a qualcosa di estremamente violento. Violento. L'odore della carta che stai tirando picchia il tuo palato. Mi vorresti presente, libera dai miei sogni, ma non sono altro che un'impalpabile emozione, una dislessica professionista del nulla.

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