21 marzo 2011

I REMEMBER NOTHING


Eppure ancora i respiri si riproducono allattatati dai sogni, allungati
da spilli. Ogni convinzione è una perdita, ogni atto è tremenda
violenza, solo l’immobilità continuamente trasporta. E ancora di te
nulla m’incanta, se non lo svilimento del sonno. Ricordi? La rabbia riduce l’altezza sviando vertigini, gradini discende il tuo
corpo, imperiosa allora la grandezza sulle terrazze si mostra, alata e
magnifica, con drappi decoranti la morbidezza delle sue spalle
moltiplicate da specchi. L’incendio. E’ così doloroso innalzarsi
nell’adorazione della menzogna? Infliggere pene donate dalla celeberrima
ostilità della sorte? Sono scomparsa, rispondo, scomparsa dentro pupille d’avorio nascoste tra
chiome sintetiche, vieni a trovarmi, continuo. Una bambina corre
rincorsa dalla memoria dei suoi consanguinei, smarrita, mai salva. e il desiderio diviene un precipizio capovolto dall’orco. Ricordi?
Correvo rincorsa dalla memoria dei miei consanguinei, s’aprivano le
braccia della foresta per catturarmi, fermarmi, sapermi sconfitta. Il tuo cuore era un guanto, solo tu potevi indossarlo. Il tuo cuore era
un guanto, un guanto che hai perso. Ricordi? Eppure ancora i respiri si
riproducono allattatati dai sogni, allungati da spilli. Ogni convinzione
è una perdita, ogni atto è tremenda violenza, solo l’immobilità
continuamente trasporta.

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