14 giugno 2011

c’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo



Il tuo corpo era mio cent'anni prima di appartenerti,ti ho salvato molte volte in altre vite,ho stritolato il tuo cuore e nessuno puo' restituirgli la forma originaria. Non c'e' nulla che abbia fatto con segrete intenzioni,non ho avuto in cambio denaro ne' onori,non c'e' stato accordo ne' ricatto. Ti sei data a me e io ti ho presa con somma attenzione.Eravamo una cosa sola,tanto che nessuno potra' stare con te senza avere anche un po' di me.Non avevi nessuna esperienza.Tra noi non e' mancato nulla.Adesso sei circondata di oggetti e hai quella che vuoi chiamare una vita. Sai che non sono portato per questo,non so svegliarmi ogni giorno accanto a qualcuno,non so scendere le scale a una certa ora ne' baciare certe persone. Sarei capace di dare a fuoco a un ospedale ma non arrivero' mai puntuale a un appuntamento.Gli esseri superiori come tuo marito fanno un lavoro eccellente.Io riesco solo a vivere e per questo mi chiamano viveur.Sono il tipo che le madri detestano e le figlie adorano.Cosa posso nascondere? lascio impronte sull'acqua.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Adesso sembro un vecchio cowboy buttato nudo sul letto solitario di un albergo da quattro soldi.Il pistolero piu' anonimo del far west.Potrei dare lezioni in un film porno.Una donna tra le mie mani non sarebbe una donna ma un luogo pieno di lampi,una furia di ardori e significati.Peccato che nessuna donna sappia portarmi a questo,peccato che sia tu l'unica donna capace di accendere la vecchia lampadina del sotterraneo.Se ti vedessi ora sarei un omicida sul fondo del mare,sarei il diavolo in persona.Quel che ho imparato non si trova nelle canzoni ne' al cinema,la mia e' un esperienza che aiuta ad attraversare i vicoli bui e a cuocere a puntino i manicaretti.Posso mettere le ossa di una donna al posto giusto,uno alla volta,posso correggere la natura,sono complice di Dio.
Direte che esagero ma voi non sarete mai lei.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        La cosa piu dura e' pensare al tesoro perduto,al disgusto che mi divora.Sono il signor sesso,il signor morte pronta,il signor amore,e questo non mi aiuta a trovarti,questa e' un'altra delle cose che perdo con te.Tutto il futuro e' pregno di te,tutto e' ripetizione e squallore.Spero che almeno tu stia bene,che la tua festa duri,sarebbe un delitto se cosi' non fosse. 


Nessun commento:

Posta un commento