3 aprile 2011

Idee non sedute. intervista...coming soon

Lara ///// in arte LAValentine...ex Africa..e Babylon Noisia.
Laureata in filosofia per voglia di imparare più che di lavorare perchè un lavoro così, oggi con le lauree che abbiamo in giro, non esiste proprio.
Eppure anomala artista tutto fare, dj e producer, scrive per vivere e comunicare emozioni diverse come diversi i suoi nomi in ogni social network dove lascia il segno. Genio incompreso e incomprensibile “…mi adatto alla società dando di matto”, come mi scrive nella sua bio, ma nulla di più vero, infondo nasciamo tutti quanti matti solo che qualcuno lo rimane diceva Samuel Beckett.
Amante di citazioni poetiche e frasi di canzoni, attenta a fotografare i dettagli, esteta di ciò che piace soltanto a Lei, frenetica, caotica, energica appassionata di musica fin da bambina.
Un vulcano attivissimo fatto di mille sfaccettature, costantemente in eruzione, pericoloso, ma impossibile da condividere come il vulcano della città dalla quale proviene, la maestosa Etna, che vive fianco a fianco, in tutta la sua esplosività, con chi non può controllare la sua forza improvvisa. Protagonista nei djset romani, conosciamo meglio questa eclettica artista.

Lara, andando in giro per il tuo blog la prima cosa che si nota è sicuramente un forte rapporto di amore per tutto quello che provoca grandi sentimenti siano essi meramente amorosi o di passioni, di oggetti, di immagini e suoni. Cosa ti fa scattare il fuoco di scrivere, di lasciare un segnale di fumo visibile da lontano? Cosa scriveresti nella tua bottiglia da affidare al mare?

-L'amore è la molla della vita…
la rabbia e l'odio sono solo l'altro lato della medaglia ma cmq entrambi provengono da esso.
Ogni cosa che nasce, che vive, che esiste è amore…
purtroppo i tempi di oggi, come credo quelli di ieri, non lasciano spazio all'autenticità dei rapporti umani.
Un tempo troppa restrizione, oggi troppa libertà.
Non esiste un equilibrio stabile che possa rendere possibile un dialogo autentico.
Non lancerei mai una bottiglia con qualcosa scritto in mare..è troppo romantico per me…io non mi ritengo romantica ma una realista e vera!
conosco chi ha fatto qualcosa di simile..conosco qualcuno talmente romantico da essere arrivato al punto da compiere un gesto simile…io nella mia bottiglia immaginaria rinchiuderei ogni sfumatura dei miei pensieri..della mattina..dal piacere intenso del caffè alla notte, quando non si dorme e si ha voglia di lavorare, creare, fare…scrivere.
Bè questa bottiglia vorrei immaginarla come una piuma da soffiere verso il vento…affinché da lontano..qualsiasi uomo, in qualsiasi parte del mondo, possa coglierla e avvertirne l'essensa.

La musica nella tua vita, parlaci un po’ del rapporto che hai instaurato con questa compagna fedele e presente nelle tue avventure, dalla più semplice, come quella che ti accompagnava oggi in metropolitana, alla più incredibile. Come scegli il tuo pezzo migliore o e lui che sceglie te?


-Sono sempre io che scelgo il pezzo migliore…il fatto è che sono troppo caotica e disordinata per riuscire a trovarlo in tempi brevi… ma alla fine lo trovo e lo metto… adoro suonare trasmettere con la mia musica.
Tanti mi chiedono che genere suono…io rispondo sempre non ho limiti alla musica..non si può etichettare…la musica è unica…si moltiplica e rimoltiplica in varie sfaccettature ma alla fine il suo principio è quello di essere musica..
Ricordo quando ho iniziato a suonare..non ero pratica di mixaggi e robe varie…avevo una serata in programma e solo il giorno prima un amico mi portò a casa gli strumenti spiegandomi le due semplici basi essenziali.
Il giorno dopo suonavo..pian piano il mio piacere divenne passione pura…
mescolavo brani sempre diversi tra loro perché i pochi posti in cui riuscivo a suonare erano misti…ma sempre qualcuno veniva a sussurrarmi qualcosa all'orecchio…"ogni brano che metti ha qualcosa di speciale".
Dall'hip-hop, al reggae, al chillout all'elettronica…ogni brano è una selezione speciale che voglio che richiami e trasmetti passione e vibrazioni magiche per chi condivide la sua storia nel posto dove sto suonando…
La mia partenza? è divertente… amo la musica da sempre…un film muto non darebbe nulla…la musica rende viva la vita, un film, una giornata, una notte, ti permettte di scegliere il come, il dove e il quando….
Avevo 4 anni…e non facevo altro che ascoltare dal vecchissimo mangianastri del nonno la cassetta del primo album famoso di madonna.
La ascoltavo e riascoltavo immaginandomi lei..colei che provoca brividi allo stomaco..come tutta la musica in generale.
Pian Piano iniziai a prendere il primissimo MTV ancora in inglese…ne avevo solo 11 di anni ai tempi, e m'innamorai del rap così come dei nirvana…primi video, primo collegamento autentico musicale…e qui concludo con un ringraziamento speciale verso coloro che accompagnandomi a scuola mi concedevano il lusso di cambiare sempre e costantemente stazione fino alla ricerca della canzone perfetta…era un viaggio lunghissimo che finiva in brevi istanti per me quando la trovavo…e soddisfatta scendevo da quella macchina ed entravo a scuola...Musica metropolitana? ultimamente ho pensato che se non cambiavo la playlist del mio I-pod avrei rischiato un infarto simultaneo..ora è cambiata...ma...sembra che resti sempre la stessa..alla fine siamo noi a dare un senso alla musica..l'ascolti oggi ed è un infarto, domani una sensazione di grinta e voglia di fare!

Protagonista di svariati dj set in quel della Capitale, cosa trovi di diverso ad ogni serata? Di che colore sei quando ti trovi in mezzo a così tante persone che si aspettano qualcosa da te?


-La capitale non è facile come città in cui vivere e muoversi senza una macchina, una bici o un motorino. Fatto sta che non è facile suonare quando le tue conoscenze sono praticamente a zero al di là di chi promette e propone e poi scompare…
Vivo qui solo da 6 mesi ancora..e voglio già cambiare città.
Il mio primo dj set romano è stato a san valentino, dopo due anni interi di pausa.
Esistevo io e la consile.
Io e la mia musica.
Io e quei pochi che vennero a reclamarmi quando mi fecero scendere dalla console perché il mio tempo era scaduto.
Persone che vennero a chiedermi perché avessi già smesso di suonare… e a cui risposi
"non devi chiedere a me! ma a chi è in console e comanda!" e quelle persone lo fecero!!!!
salirono sul palco e chiesero di far continuare a suonare me...queste, seppur piccole, sono soddisfazioni..significa che anche se ho riaperto lo scatolo impolverato da poco ancora funziono!
A breve ho qualche serata in programma..Firenze, Barcellona, il difficile è spostarsi senza un nome e dunque un budget elevato che possa permetterti il viaggio senza rimetterci tutto il guadagno…anche in questi casi purtroppo il denaro è in mezzo.
Avere spazio è dura e per avere spazio devi avere un nome e delle conoscenze e niente di tutto questo si crea dal nulla…
i colori? Svariati...accesi...ma ti ripeto..quando salgo su...vedo solo i miei di colori..quelli del sound che sento battere dentro e che voglio condividere..guardo la gente e mi piace..ma soprattutto penso a me come se fossi in loro e al loro posto...questo è tutto.

Il tuo sogno da bambina quale era? Lo è ancora?
Raccontaci un po’ di quando hai deciso di prendere la tua valigia, le tue cuffiette e metterti in viaggio spegnendo la noia di un panorama qualsiasi fotografando un momento diverso da quello che vedevi.



-Il mio sogno di bambina è sempre lo stesso e sempre lo sarà...sarò sempre una bambina anche oggi che sono quasi una donna e domani che sarò una donna ancora più matura..
Condividere l'amore, la bellezza, la magia di un suono, di una poesia, dare, dare, sempre dare e ancora dare...questo è ciò che voglio di più.
Esserci e poter dare, con uno sguardo, uno scatto, una frase, una parola, un silenzio, con qualsiasi mezzo...



Ci racconti del tuo ultimo viaggio?


-Bè il mio viaggio è appena cominciato! ma prima di raccontarvi del mio ultimo viaggio, che potrebbe anche essere questo! Voglio che sappiate che da poco ho deciso di seguire la frase di un mantra del dalai lama: "ricordati di viaggiare almeno una volta l'anno".
Il mio ultimo viaggio è stata una convivenza a londra di circa 8 mesi.
Miliardi di culture diverse mescolate tra loro..esotico..come il cocomero a dicembre! Ma il mio vero ultimo viaggio è quello che sto compiedo adesso..in questa città, “l'ultima dove andrei mai a vivere” dissi sempre. Le circostanze mi hanno portato qui e le circostanze mi hanno fatto riaprire quella scatola con il mixer e le cuffie, ho riaperto tutto! Rinascendo con la musica mattina e sera e creando e cercando centinaia di cd nel giro di una settimana.
Un alra frase di questo matra dice:“ogni perdita può rivelarsi una meravigliosa conquista", e così è stato!



.....Continua...